Siamo alle solite. Dopo un anno se non peggio di prima siamo pressapoco dove eravamo un anno fa. Natale 2020 non c’erano ancora i vaccini ma se ne parlava. L’inoculo era la grande speranza. Erano in arrivo le miracolose prevenzioni che ci avrebbero regalato un anno nuovo con l’agognato ritorno alla normalità.
E’ passato un anno. Esatto. Ci siamo vaccinati in gran parte, tranne un nugolo di duri e puri che ostentano nonchalance e a muso duro resistono.
Le grandi speranza però sono ad oggi in parte deluse. Se le sta portando il vento gelido che in alcune regioni accompagna questi giorni di festa. La curva dei contagi, secondo il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio, è in paurosa crescita. Incombono ancora giorni difficili. La notizia di queste ultime ore è che il Covid 19 in variante omicron avanza paurosamente. Numeri da record. Agghiaccianti. E’ passato un anno, tanto di vaccini, ma sarà ancora un Natale di stenti, privazioni e paure.
E’ arrivata dal Sud Africa, sempre da lì, una nuova temutissima variante. Omicron. Sembra un nome uscito dalle pagine di un romanzo di fantascienza di Michael Crichton o da un film di Kubrick. Ecco l’apice di tutti i mali. Strano però che lo stesso governo sudafricano e i suoi laboratori di ricerca abbiano già investigato sul nuovo e temuto ceppo, e abbiano constatato che non è più pericoloso della Delta, sempre prodotto della bellissima terra a sud del mondo civilizzato. Lì fa meno paura che da noi. Tutto molto strano. Quanti sospetti.
L’informazione semina paura. Terrore da pagine di giornali e dai soliti monotoni ripetitivi tg. Prima Delta e adesso Omicron. E domani? Di sicuro uscirà una nuova variante ancora più contagiosa delle precedenti e magari manderà alle ortiche pure Natale 2023? Ci auguriamo di no. Ma la brutta sensazione è che si sia finito dentro un calderone di controsensi. Che ci siano molti poteri forti interessati affinché il Covid non passi tanto presto.
Chi potrebbero essere? Usare il condizionale è un obbligo, non si hanno le prove certe per puntare il dito contro nessuno. Ma i sospetti divampano. Le grandi case farmaceutiche, la cosidetta Big Pharma, che produce vaccini a go go. Ed anzi. Sarebbe anche in fase di varo la terapia anti Covid 19. Targata ovviamente Pfitzer. Il colosso Usa così mette sul mercato il vaccino per non fartelo prendere, e se te lo becchi ecco un’altra pillola miracolosa che te lo cura. Il fatturato di Big Pharma, Pfitzer in testa, è balzato alle stelle.
Per non parlare delle lobby della Silicon Valley: i vari Facebook, Instagram, Whatsapp etc etc. A loro fa comodo, e business, che la gente stia incollata a uno schermo e si relazioni vis a vis il meno possibile. E ci dici poco. Fra grandi dei farmaci e quelli del mondo virtuale ecco due potentissimi apparati che hanno voce in capitolo, e soprattutto dollari da investire. E che fanno gola a molti.
Ricordate la seconda guerra del Golfo? Le lobby fortemente addentro al grande affare erano un paio almeno: armi e petrolio. Altre a seguire. Sembra che dopo tanti anni ci sia ancora qualche forte ingerenza dietro la grande tragedia della pandemia. Un qualcuno che non si scomponga poi più di tanto per farci vivere Natali sereni.