Cartomanti e Sensitivi, qual è la differenza?

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I consulti di cartomanzia, le veggenza? Sono un settore molto complesso, dove non è affatto facile orientarsi e dove si può altrettanto facilmente finire nelle mani di persone sbagliate che possono trasmettere ansia, angoscia e paura, magari involontariamente, ma questo è, in ogni caso, nocivo per il cliente.

Innanzitutto facciamo una doverosa differenza fra cartomante e sensitivo: il cartomante legge ed interpreta le carte, siano esse tarocchi, sibille, napoletane od altro, il sensitivo invece va al di là delle carte, egli usa le carte come un mezzo e non come un fine. Le carte sono solo uno degli strumenti di cui dispone un sensitivo, che ne ha molti altri, il cartomante, invece, si limita alle carte e basta.

Esistono ottimi cartomanti, che possono aiutarvi ma il sensitivo ha degli strumenti in più per prevedere il vostro futuro ed interpretare gli avvenimenti del presente, dandogli una risposta. Il sensitivo utilizza innanzitutto le proprie doti di… sensitivo, le sue percezioni, le sue sensibilità, se dispone dell’aiuto di uno spirito guida, questo gli darà suggerimenti, indizi, risposte. Il sensitivo, ad esempio, può usare il pendolino: spesso questo misterioso oggetto è di metallo, ma in alcuni casi può anche essere una pietra naturale. Io ad esempio ne ho uno di pietra grezza. Il pendolino può essere utilizzato su fotografia, per percepire i sentimenti di una persona verso un’altra, o per percepire se la persona che è oggetto dell’analisi è sincera o meno, se mente o tradisce, etc etc. La radioestesia, l’arte appunto di utilizzo del pendolino, è una scienza antica ed affascinante.

Ma come dovete comportarvi se chiedete un consulto ad un sensitivo? Per prima cosa, un vero consulto deve essere approfondito, deve durare almeno una mezzora. I consulti flash di pochissimi minuti,-peggio ancora la singola domanda- spesso promossi dagli stessi operatori come “gratuiti”, non servono a molto. Anzi, possono confondere solo le idee del consultante. Sono solo brevi panoramiche che non possono, per ovvie ragioni di tempo, darvi un quadro chiaro della vostra situazione. Non solo, molti operatori usano “il consultino gratis” per poi intimorire il cliente, raccontandogli che lui-o la persona amata- sono afflitti da malocchi, fatture e negatività, per poi propinargli rituali di purificazione o altro, senza i quali il problema non si risolverà mai. Un sensitivo che ha cuore le sorti di un cliente, naturalmente, non agirà così, ma sarà solo attraverso uno studio lungo e minuzioso che potrà effettuare una diagnosi del vostro problema ed anche –e soprattutto-una previsione sul futuro.

Ricordatevi anche che un bravo sensitivo non vede solo gli eventi per i prossimi pochi mesi, ma riesce a vaticinare accadimenti anche nei prossimi uno o due anni, se non di più. Ovviamente dopo qualche mese lo scenario può anche modificarsi un pochino, le veggenze di una volta non valgono per l’intera vita, ma periodicamente vanno rifatte. Diciamo che almeno quattro veggenze all’anno sono utili.

In ultimo, un bravo sensitivo è in grado di raccontarvi episodi o comportamenti di qualcuno dei quali non è a conoscenza. Vale sempre il vecchio consiglio di non svelare tutto a chi vi effettuerà il prossimo consulto, ma di lasciarlo libero di parlare e dire

Vincenzo Fumarola

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