Vincenzo Fumarola striscia la notizia
La persecuzione e le bugie seriali sul mio conto di striscia la notizia. Telespazzatura che ritorna. E l’operato da sciacallo di Luca Abete, giornalista abusivo e mistificatore di notizie.
Ormai una persecuzione. Per la seconda volta in cinque anni mi sono ritrovato aggredito, direi molestato con invadenza, presunzione e in totale regime di stalkeraggio dal programma tv “spazzatura” Striscia la notizia, da me soprannominato Striscia l’immondizia per la pochezza e la banalità della loro “informazione”.
A Tallonarmi, perseguitarmi, ancora come un segugio è stato il loro gasatissimo, sembra un iperattivo, inviato campano Luca Abete, che tutto di Napoli pretende di conoscere mentre vive sui monti irpini.
Allora premettiamo che questo sedicente inviato, Luca Abete, giornalista abusivo perché non iscritto all’albo (altrimenti sarebbe subito sanzionato se non radiato per i suoi metodi deontologicamente orripilanti) è stato beato dalla fortuna sulla via di Arcore e di Cologno Monzese, sedi del defunto editore di Mediaset, il signor B., e della azienda Mediaset.
Infatti, dal suo curriculum si apprende che lavorasse come clown per bambini e che studiava architettura ma non s’è mai laureato.
Da animatore a programmi per bambini a becchino di trasmissioni per italiani afflitti dal germe dell’ignoranza. Un bel salto di qualità!
Ma ricostruiamo i fatti.- Il sottoscritto, Vincenzo Fumarola, da anni ha l’hobby della scrittura e collaboro con vari giornali locali ed a fine febbraio avevo pubblicato il seguente articolo https://www.laprovinciaonline.
Alchè la redazione del giornale venina contattata da sedicenti testimoni che erano ansiosi di venire in contatto con me per confidarmi retroscena sull’accaduto. Ecco quanto mi si scriveva da parte di una tale “Rita” poi rivelatasi una spiona di Luca Abete, lo sciacallo.
Io richiamavo la persona in questione che si presentava come un’operatrice del 118 in servizio il giorno dell’incidente e mi confidava che un suo collega era presente sul luogo del sinistro come soccorritore dell’ambulanza intervenuta. Chiedeva di incontrarmi, io la invitavo a casa me lei insisteva per vederci fuori. La cosa mi insospettiva ma volevo da caparbio quale sono andare sino in fondo. All’appuntamento si presentava una ragazza nervosa ed agitata, insicura e frettolosa. Entravamo in un bar, il tempo di girarmi presso il bancone per ordinare un succo di frutta ed ecco che piombava su di me il tale Luca Abete, che si frapponeva fra me e l’uscita impedendomi anche di poter uscire libramente. A raffica partivano le sue stupide e populuste domande, io mi allontanavo perché non volevo rilasciare dichiarazioni ma lui mi rincorreva per oltre 500 metri, caso grave di molestia e violenza privata.
La mia reazione- Faccio mea culpa se una volta arrivato a casa, stressato, agitato e frustrato dal vile tranello di Striscia prendevo il telefono e mi lasciavo andare ad una serie di improperi poi trasmessi nella puntata di Striscia, che mi ha bollato come un sensitivo “più avvezzo agli insulti che alle veggenze”. Cosa assolutamente non vera, poiché chi mi conosce sa che sono un professionista ed uomo disponibile verso tutti, gentilissimo e dolce. Peraltro non ho minacciato nessuno, come invece loro nel servizio hanno asserito, se non affermato “Non me ne starò con le mani in mano” ed infatti ecco la mia civile e composta reazione.
Etica zero, Luca Abete ed i suoi sciacalli della tv spazzatura- Per attirarmi in trappola Abete ed i suoi compagni di merende si sono finti operatori del 118 pur di ingannarmi ed incontrarmi: una mancanza di moralità assoluta e vergognosa è speculare su una poveretta rimasta senza soccorso stesa in strada per lunghi minuti e spacciarsi finanche per personale sanitario. Della serie pur di realizzare i nostri serviziacci da zero in pagella siamo disposti a tutto pure a disonorare la tragedia umana di una vittima di un incidente.
Le falsità dette nei miei confronti nel servizio di Striscia- La presentazione dello schifo servizio cominciava adducendo che Luca Abete è sempre alla ricerca di personaggi che speculano sulle sofferenze altrui. A tal proposito ribatto che:
-In 38 anni di seria attività chi mi conosce sa che non ho mai giocato sui sentimenti di nessuno ed ho sempre operato nel rispetto etico, morale ed umano dei miei clienti e delle leggi vigenti. Le loro affermazioni sono quindi diffamatorie e grossolane
- L’ex pagliaccio della corte dei poveri Luca Abete asseriva che io avessi vantato “poteri soprannaturali”. Falsità assoluta! In nessun mio canale di comunicazione, nè nel mio sito www.vincenzofumarola.com, né il mio profilo facebook, né il mio blog ho mai detto di disporre di poteri superiori alla media. Le mie capacità di sensitivo derivano dal continuo esercizio ed allenamento della mia mente. Scientificamente è provato che solo un terzo dei potenziali della mente umana vengono utilizzati, ecco un vero sensitivo si allena a sviluppare gli altri due terzi. E’ come un muscolo se lo alleni cresce. Ma di sovrannaturale io non ho nulla!
-Il giullare Luca Abete in camicia verde, in onore al Generale Vannacci, diceva che io vantassi soluzioni per la potenzialità sessuale superiori al viagra. Follia e falsità inaccettabili. Per legge io non posso farlo. E non faccio, consulti sulla salute, né propongo rimedi medici. Nel mio sito si parla di legamenti d’amore e di attrazioni per la passione ma mai di alchimie che possano sostituire un medicinale diffuso ed unico come nel mondo come il viagra, né alcunchè altro.
La morale finale- Bugie e infamie raccontate sul mio conto per fare audience, dopo essere stato attirato in un tranello con sudicie falsità, per poi farmi passare per il cattivo che insulta dopo essere stato rincorso per centinaio di metri e aggredito verbalmente, per poi tentarmi di ridicolizzare in una trasmissione a cui ormai solo l’italiano medio più ignorante può dar credito. Così lavora Luca Abete, salvatore delle cause perse e lacchè dei poteri forti e della politica che conta, Gerry Scotti, vecchia cariatide, a un passo dal pallolone e su cui campeggia quella faccia da agente pubblitalia di Antonio Ricci, patron e creatore di una trasmissione che ha reso peggiore l’Italia, peggiori gli italiani e permesso ad un editore, divenuto politico di successo, e condannato in via definitiva per vari reati di governare l’Italia per decenni. Una pece. Cert’è che nessuno mi fermerà!